Caro diario,

innanzitutto mi scuso per le brutte bestemmie che ti ho costretto ad ascoltare, quando mi sono accorto di aver finito lo yoghurt (e per aver lasciato in ufficio il mouse).

Mi scuso anche per averti messo da parte per qualche giorno ma, è inutile che tu faccia finta di nulla, sai benissimo che sto facendo orari terribili.

E quindi sono stanco.

Pure ora, anche se credi che io sia sveglio, in realtà sono mosso da una serie di spasmi che simulano una vita biologica normale.

Forse sono bionico e non me ne sono ancora accorto.

No, non ho fatto la plastica facciale: ho solo fame e sto sentendo il mio viso contorcersi.

Ora che la Costa concordia è dritta, gli italiani sanno di poter raddrizzare qualcosa che non sia la tega della classe politica.

Ora che Berlusconi ha avuto uno sconto di qualche milione di euro relativamente alla condanna RCS, ci si chiede se l’enel farebbe uno sconto pure a noi nella prossima bolletta.

Ovviamente ad una richiesta del genere, la bolletta risponderebbe con una sonora scorreggia, come quelle solitamente riservate a noi poveri mortali.

Si, quelli paganti.

Nel frattempo la vita va avanti.

Ci si ritrova davanti alla TV a consumare il nostro pasto.

Davanti alla TV.

E’ proprio qui che chiedo il tuo intervento caro diario.

Io ho seguito uno spot pubblicitario che la mia mente ha rielaborato.

Te lo propongo, sai mai che io non abbia un futuro nel mondo del marketing….

 

Figlia – grat grat grat (si gratta violentemente, tipo).

Madre – Ma che cazzo gratti, diobono, ti sei buttata in mezzo alle pulci?

Figlia – Ma checcazzoneso! Ho un prurito bestiale proprio in mezzo alle gambe.

Madre – Quante volte ti ho detto di evitare l’autoerotismo con la marmitta dell’apecar del vicino? Ma sarai cretina!

Figlia – Mumble mumble, grat grat grat…

Madre – Hai provato con l’idropulitrice?

Figlia –  a dire il vero no.  Non ci ho nemmeno pensato.  Ho provato a fare dei lavaggi con l’acetone e anche col kerosene J1 aeronautico, ma non ho avuto risultati apprezzabili.  La cosa che mi preoccupa è che a mio moroso hanno dovuto già amputare il cazzo a causa dell’infezione che gli ho trasmesso…

Madre – Beh dai, poco male, tesoro. Ho la soluzione per te: usa vagisil! Con vagisil, continuerai ad infettare il pianeta, ma senza sentire il prurito. L’universo ha bisogno delle malattie veneree e noi contribuiremo!

Figlia – grazie mamma! Tu si che sei la numero uno!

 

Il Vetraio – ehi vigliacche! Ma proprio all’ora di pranzo mi dovete parlare della vostra vagina mal lavata? Invece del tatuaggio sulla spalla, del piecing nell’ombelico e del pelo pubico tagliato a forma di cofano di fiat palio, perché non dedicarsi all’uso del buon vecchio sapone?  Si insomma…

 

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8 Comments

  1. Cedro

    Rispondi

    Caro Vetraio

     Veramente sarei una figliola ( chi mi conosce lo sa  e a volte non sono affatto buona!) ma ringrazio Ella di avermi cambiato il sesso nel modo indolore e non in via permanente –  così  ho la possibilità di raddrizzare la situazione .   E’ ammirevole la sua grinta , specie a questa ve(..)randa età , neh? . – in effetti lavorare ancora a 101 anni  può  portare a delle grandi incazzature e basta una momentanea astinenza dallo yogurt e la “ bistecca “ è fatta …si sbistecca a tutta callara..voi al nord siete quasi tutti molto nervosi , come mai? – quindi ? –  nerven sparen!

    Un futuro nel campo di marketing  ci sta tutto – è consigliabile , però – rivedere questo concetto con l’apecar del vicino – non sempre presente sul campo e le vendite potrebbero calare! O potrebbe aumentare la produzione dell’apecar  ( e sarà immediatamente spostata altrove!)- perciò attualmente è meglio andare sul sicuro!

    P.S

    confesso  – nella prima infanzia  ho mangiato troppo dolce al papavero! Ottimo!

    Buona giornata

    Cedroa

     

  2. Rispondi

    Ah ecco! mi pareva fosse femmina! (ho avuto dei dubbi per qualche momento).

    I signori maschi odiano quella pubblicità. Secondo me c’è di peggio.

    Ma la marmitta dell’apecar… fredda o calda?

  3. Rispondi

    Io sono allibito: uomini che mi diventano donne, donne che rifiutano una calda marmitta, Apecar che investono indiani sulle strisce pedonali…

    Io non so più che fare con voi!

  4. Cedra

    Rispondi

    Caro il “ mio” Vetraio

    È la modernità per cui cerca un po’ di uptodatarti..Nulla è come prima , ora le donne devono avere degli attributi.. donne con le “ gonne” altrimenti nisba. “In breve questa soluzione venne adottata da tutte le scuderie di F1, ma nel 1981 la FIA bandì le minigonne a paratie scorrevoli…” ecco , come vedi…Giulia , dì pure tu qualcosa , ti prego..

     

  5. Rispondi

    Ora scarico l’applicativo di upgrade per la mia povera mente.  Nel frattempo guarderò il film "donne con gli attributi" che mi dice bene.

  6. Rispondi

    Marmitte calde difficilmente si rifiutano, ma se la marmitta appartiene ad un’Apecar, no che non la voglio. Se no poi devo andare da mammà a confessarle gli effetti collaterali.

    E una ragazza deve pur difendersi a questo mondo, no?

    Quindi, evviva le donne con le gonne! Evviva le donne con le palle! (Ché avere le palle non significa avere il pisello.)

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