Una volta può succedere, due no.

 

La vicenda inizia stamattina.
Come una diarrea improvvisa quando stai per andare a cena, ascolto un programma radiofonico dove una stordita presenta il suo libro femminista.
Ma femminista duro!

 

Non riesco a cogliere il nome della cretina quindi bestemmio e insulto l’etere.
E non mi riesce nemmeno di raggiungere la rotellina della sintonia della radio (ero in doccia) per cambiare stazione.
Ho pensato di sfasciarla, ma il momento non è tra i migliori per acquistarne una di nuova.

 

Ora, tra le idiozie più immonde mai create dall’umanità, io credo che il femminismo sia tra i più ridicoli.

Un tentativo di convincere delle femmine normali a non esserlo più, trasformandosi in uomini.

 

Non ho mai creduto alla parità tra i sessi, per il semplice motivo che i sessi sono due e maledettamente diversi.

 

Ovvio che non sostengo tesi che prevedano prevaricazioni e reati a danni delle donne, sia chiaro.
Ma una donna è una donna, mentre un uomo no.

 

 

I reati sono reati.

 

La cerebrolesa sostiene che dopo secoli di “pressione”, le donne debbano liberarsi e che una nuova serie di Leggi nettamente a favore della donna siano auspicabili.   Evidentemente non tiene in considerazione che fine facciano quei poveri cristi che hanno avuto la sfortuna di vedere il loro matrimonio sciogliersi.

Ci rimettono tutto: casa, soldi, figli…fino ad arrivare a mantenere anche il nuovo compagno dell’ex consorte.

 

Cosa vogliamo di più? Il sangue?

 

A stomaco vuoto era un attimo difficile vomitare, ma l’avrei fatto volentieri.

 

Stasera, dopo una giornata di merda, accendo la TV (ma proprio per errore) e chi mi trovo?

 

Eccola.

Giulia_Bongiorno_-_Festival_Economia_2014
È l’autrice del libro. Notate la femminilità che le consente di teorizzare a favore delle femmine.

Notate la tipica serenità femminile.

 
Ora,
diciamo subito che questa dovrebbe essere l’ultimo antropomorfo sulla faccia della terra ad essere autorizzato a parlare in nome e per conto di una femmina.
Questa di femminile ha il nome. Punto.
Questa ha difeso Andreotti.
Questa, come se non bastasse, ha difeso Ruby dall’accusa di essere una sgualdrina, anche quando mezzo mondo ci rideva dietro.
Con Ruby, intendo quella che avrebbe dovuto essere la nipote di Mubarak secondo quello che era il nostro Presidente del Consiglio, che solo a scriverlo mi vien l’istinto omicida.

 

 

Questa idiota dice che è ora di finirla con questa storia che gli uomini chiedano dove siano stati messi i calzini!

 

 

E lo dice restando seria!

 

E lo dice senza capire che il problema è suo: ha un marito maleducato! E si ritenga fortunata ad avere un marito, tipo.

 

 

Il problema del mondo non è la differenza tra uomo e donna, cazzoputtanatroia!
Semmai è il contrario e cioè la troppa uguaglianza.
Semmai ci sarebbe bisogno di uomini veri e di femmine vere!

 

Ma qui, col mondo che va alla rovescia, andrà a finire che mi sveglierò con le mestruazioni, e con una femmina a fianco che mi ricorderà che sto rompendo i coglioni da dieci giorni.

 

E li sarà arrivato il momento del suicidio terapeutico.

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5 Comments

  1. Rispondi

    A inizio post mi stavo preoccupando….

    Comunque autrici a parte penso che è difficile arrestare ormai questo processo che s è innescato dove sempre più uomini sono mammolette e sempre più donne fanno le maschie. E non si parla di gender qui. Si parla solo di ruoli emotivi, sessuali e comportamentali oramai alterati per forza di cose. Esempio stupido:approccio. Davvero pochi maschi fanno i maschi che ti avvicinano per conoscerti e quindi non è più una scelta implicita di noi donne lasciarsi o meno corteggiare. Dobbiamo alzare noi il culo. Che per dio non si muore ma ammazza la femminilità dell' essere corteggiate.

  2. kiro

    Rispondi

    Non pensavo che ascoltassi radio Maria. Mentre fai la doccia, poi…..Terribile !!!!

  3. Rispondi

    nun me ce fà pensà, nun me!! però devi ammettere che se non lo fai da ragazzo quando che ancora sei innocente ed il pelo tira, poi da vecchio non lo faresti più, ci pensi, ci ripensi e nel pensar t'impazzi. Forse è meglio esser ragazzi padri, di certo non mi son mai annoiato

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