E proprio una bella domenica oggi.
C
è anche il sole.
E il sole della domenica è un sole diverso anche se si deve andare al lavoro.

Quel tipo di domenica dove i papà portano a spasso i bimbi per mano.
E dove: "Lo mangi un gelato?"
Dove tutti sono vestiti a festa e al pomeriggio si va a trovare i nonni.

E anche vero che ci sono domeniche e domeniche.

Ci sono domeniche grigie dove i papà impiccano i figli con la prolunga dellaspirapolvere e dove:
"Papà, papà, dove hai messo il mio pallone?"
"Scavalca la recinzione e attraversa la A4 a piedi, che forse lo trovi…"
Domeniche dove non ti cambi d
abito e resti con la salopette da macellaio, per  finire di decapitare i nonni, preventivamente uccisi a morsi ( e anche qualche raro colpo di semiasse).

Ma questa domenica è bella e salgo sul taxi sorridendo.
Cosa abbastanza rara.
Lultima volta che mia madre mi ha visto sorridere, si è messa a piangere:
"Ossignore guarda che roba!"
"Guarda cosa?"
"Vai allo specchio e guarda la tua faccia!"
"Embeh?"
"Non vedi che ti sta iniziando una paralisi?"

(Tratto dal film "Grazie mamma".)

Invece sul taxi sorrido e non me ne frega nulla se la mia immagine riflessa sul vetro dice che sembro in fase di paralisi.
Sorrido e basta.

Uno dei motivi di serenità è dovuto alla consapevolezza di avere raggiunto una certa dimestichezza con la lingua thai.
Infatti dialogo col tassista che comunque non riesce ad afferrare che io avrei fatto volentieri un sonnellino per smaltire gli ultimi milligrammi di diaze.
E lui parla.
E io rispondo, tanto oggi sono di umore buono.
Tra laltro guida anche bene, al contrario della stragrande maggioranza di thai che stanno al volante come la marmellata di mirtilli sta allequazione della parabola.

"Dove ti porto?"
"Andiamo su Rama2, soi wat hua krabow"
"Quella che da qualche mese si chiama tiantalè?"
"Quella che, chiamandola come si vuole, porta verso bangkok beach"
"Hahahahaha" (tipica risata da tassista)

Nel frattempo, il sole arriva a spalmarsi sulla mia faccia in moto ritmico perchè disturbato dai grattacieli.
E la tipica situazione nella quale se arrivi a dormire, è la fine.
Anche il motore ci si è messo con un rumore bello e costante tipo tuuuuuuuuuuuuuu.
Si parla dl più e del meno e tutto sommato va bene così.
Ma io so che nella vita, se trovo una situazione piacevole, devo immediatamente stringere il culo.
Ma lo devo fare velocemente prima che tutti gli eventi del cosmo vengano a fargli del beneamato suegiù!

Coordino due pensieri e sbarro gli occhi.
Penso ad un incidente imminente.
Mi aggrappo alla cintura di sicurezza.
Saluto il mondo.
Saluto mè stesso.
Sono pronto: si passa oltre!

No, niente di tutto questo.
La strada è libera, nessun pericolo.
Ma.
(Un "ma" cè sempre)

Ma, scatta la domanda odiosa.
La domanda che non vorrei mai sentirmi fare.
La domanda tipo:"Ehmm….si fermi pure scendo qui"
"Ma siamo a 20km dal mondo civile!"
"Si figuri, cammino volentieri in mezzo alle fiere…"

La domanda.

"Di dove sei?"
"Ehmm….sono di Yannawa, dove mi hai caricato" (ovviamente rimettendoci tutte le unghie, per attrito sugli specchi"
"Intendevo di nazionalità"
"Io? Io sarei italiano..…"(sperando che lautoradio coprisse la mia voce…)   (Inutilmente peraltro)
"Ma davvero? Italiano? Io adoro l
Italia perchè mi piace il calcio!"
"Ecco……"
"Si, mi piace la Roma, la Iuventus, l
intermilan………….."
"Ah, ecco ….bene….."
"Totti, Inzaghi, Brivio……..Nesta……"
"Ascolta, io non solo non tifo: io sarei promotore di una campagna anticalcio!  Io ho una tavola di Mendeleev con il secondo gruppo più corto.    Io se ho problemi con le ossa, assumo magnesio e se il magnesio non serve, vaffanculo, morirò morbido come la pelle del culo di mia nonna (pover
anima)."
"Tanto lo so che scherzi e che sicuramente guardi il calcio, perchè non esiste un italiano che non guarda il calcio!"
"Infatti: sono vietnamita.  Fermati qui."

E ho fatto 5 chilometri ripetendo a voce alta:
"Galilei, Marconi, Fermi, Montanelli, Fo………Alighieri………." (clicca sopra ad Alighieri, con somma gioia dello stesso)

Poi ho detto:"Craxi".
E in che cazzo di squadra giocava questo?

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6 Comments

  1. utente anonimo

    Rispondi

    Fantastico!!
    Complimenti davvero!
    Questo è un racconto degno dei big.
    Bravo!

  2. Rispondi

    Grazie vespista, mi hai fatto aumentare la paralisi.
    Sta cosa della paralisi sta prendendo piede.
    Pensa che l’ho vista anche su di un’altro blog che ha citato la fonte.
    Beh, diciamo che mi fa piacere paralizzarti.

    Mi sento un pò come uno di quei robot giapponesi con i laser paralizzatori.

    Ho trovato cosa? Il cervello?  No.  Perso.

    @anonimo: grazie per il complimento ma qui, l’unico vero big è lo "star bene".
    Voi venite qui a divertirvi, senza pagare.
    E io mi diverto a divertirvi.

    Adesso vado a lavarmi la faccia con dell’olio di colza.
    (con una spruzzatina di seltz)

  3. Rispondi

    stavo per scrivere "e Leonardo?"
    ma poi mi è venuto in mente che forse esiste un giocatore di pallone con questo nome…

    Anche adesso son d’accordo con vespista: meno male che l’hai trovato 🙂

    Però pensa se il taxista associava l’italia solo coi nostri politici….

    (per inciso, qui fa meno n, le gelaterie sono chiuse, così per la cronaca)

  4. Rispondi

    Mi hai fatto morire dal ridere… non scherzo, ci stavo restando.. a furia di ridere stavo soffocando.. e questo  la prova che hai ragione e che esiste sempre un ma. 🙂

  5. Rispondi

    ma neur e one mi sa che si son addormentati oggi! dicevo perso il post, non tu, il tuo cervello o altre parti del tuo corpo|

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