Dato per assodato che “vivere” non sia la sola azione di respirare a cuor battente, credo sia lecito sostenere la tesi che vede la vita aumentare di qualità al diminuire dei rompimenti di cazzo.

Ne ho fatto la mia bandiera.

Dato per assodato anche il magistrale criterio “Spiegare ad un cretino che è cretino, ti rende cretino”, abbiamo materiale per tirare qualche conclusione.

 

In questi giorni si sta consumando un’allegra guerriglia tra soggetti pensanti e novax, che al netto delle considerazioni persino ovvie ed offensive per l’intelligenza, ci mette di fronte alla necessità, spesso legata a motivi di lavoro, di interagire con qualche esemplare antivaccinista.

Della serie: “uno cerca di tenerseli il più distante possibile e poi se li trova al lavoro…”.

È ovvio che il novax, come tutti i relitti cerebrali di cui il buon Dio ci ha voluto far dono, non riesca a mantenere la sua posizione in modo discreto.

I vegani, i respiriani, i crudisti e tutta la schiera di psicopatologie che li accumuna, hanno il bisogno di propinarti che ti piaccia o no, la loro tesi.

Ho scritto “tesi” e me ne scuso.

La reazione più ovvia, più naturale, più umana e anche più sensata, sarebbe: “Ma va a cagare, idiota, nato da idioti e in grado di generare solo idioti” ma questo sarebbe in aperto contrasto con uno dei pilastri riportati all’inizio di questo vademecum.

E parlo della qualità della vita in inversa proporzione rispetto ai rompimenti di coglioni.

Perché mai dovrei farmi girare il sangue a pH zero per dare del cretino ad un antropomorfo palesemente cretino?

Quindi occorre un’alternativa.

Qualcuno sostiene che sia sufficiente dedicare del tempo ai babbei per spiegare nel dettaglio elementi di statistica, elementi di igiene, elementi di proiezioni previsionali su larga scala, elementi di economia, elementi di coscienza civica, elementi di diritto e qualche piccolo criterio di analisi del testo.

Il ché è pure umanamente corretto ed educato.

Purtroppo mancando il tempo per formare la struttura mentale di un soggetto in pochi minuti, e sconfortati dalle ebetissime espressioni dello stesso, il quale al percepire tattile della sua ignoranza si agita, sappiamo non essere la giusta strada.

Resta dunque il problema.

Quello che sto mettendo a punto in questi giorni e che mi sta portando a raggiungere tutti gli obiettivi, eccezion fatta per l’elevazione a “soggetto pensante” degli antropomorfi novax, è la tecnica della “ragione”.

 

Questa tecnica prevede che il soggetto mentalmente sano ascolti il demente, possibilmente senza distrarsi e senza estrarsi voluminose caccole dal naso, annuendo con convinzione e completando con frasi del tipo: “Sai che a pensarci bene hai ragione?” oppure “Devo dire che mi stai illuminando con criteri che a scuola non avevo mai colto” e ancora “Ho sempre saputo che sei di intelligenza superiore”.

La tecnica funziona bene anche nei confronti di coloro che seppur laureati, medici o infermieri, mantengono una posizione novax, confermando che a volte la scuola può essere lesiva o inutile.

La tecnica della “ragione” vi aiuterà a evitare litigate, evitare arrabbiature e a scovare anche gli idioti più occulti.

Infatti, non appena si spargerà la notizia del vostro “appoggio alle loro sciagurate tesi”, arriveranno a mandrie per nutrire il loro bisognoso ego.

Progressivamente, nonostante la ridotta interazione sinaptica dei loro vani intracranici, noteranno come voi andiate al ristorante, non facciate lunghe degenze in terapia intensiva e soprattutto non moriate.

E vi odieranno quasi come voi odiate loro. 

 

La vaginetta del giorno è costei:

 

 

 

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1 Comments

  1. Rispondi

    “La tecnica funziona bene anche nei confronti di coloro che seppur laureati, medici o infermieri, mantengono una posizione novax, confermando che a volte la scuola può essere lesiva o inutile”.

    Io sostengo da sempre che aver studiato, l’essere “colti”, non è sinonimo di essere “intelligenti”.

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