In principio era l’uomo.

È stato creato con tutti i suoi difetti, con qualche pregio e con un pisello.

Poi è arrivata la donna.

È stata creata con tutti i suoi difetti, con qualche pregio e con una vagina.

E niente, si sono guardati, e anche se non è ben chiaro se si siano piaciuti davvero o fossero preda dell’ormone, lo sguardo è stato così intenso da veder parcheggiare il pisello di lui, nella vagina di lei.

Facendo molte manovre, aggiungo.

“Uuuuuuuhhhh che bello parcheggiare il mio pisello nella tua vagina” disse lui!

“Uuuuuuuhhhh che bello quando parcheggi il tuo pisello nella tua vagina” disse lei aggiungendo subito dopo “La prossima volta, fisserò un canone di locazione per il parcheggio”.

Nacque così la prostituzione con delle varianti decisamente bizzarre.

Ad esempio:

“Il canone non è dovuto se mi mantieni per il resto della vita”;

“Il canone non è dovuto se mi piaci, ma è soggetto a scadenza da decidersi unilateralmente da me”;

“Il canone non è dovuto se io dovessi qualche altro sistema per trarne vantaggio”.

La prostituzione canonica evolve a “prostituzione de facto”.

Poi l’atto del parcheggio del pisello nella vagina auspicabilmente con molte manovre (ma in qualche caso anche no) si è palesato come portatore di gravidanze.

Gravidanze che subito erano scambiate per obesità, della serie “Cara amica mia, non è che tutto sto succhiar di verga ti arrotondi le forme?”.

La risposta non è mai stata chiara perché tutto ciò che si pronuncia a bocca piena non è proprio così comprensibile…!

Resta il fatto che pisello e vagina che scambiano allegramente fluidi, portano sorprese.

Arrivano infatti nuovi piccoli soggetti, pure loro dotati di pisello o vagina.

Essi, secondo i più recenti studi, sono la somma algebrica tra uno schizzo e un uovo opportunamente impastati, che risiedono all’interno della femmina per nove mesi, prima di commettere un fallo da cartellino rosso.

E quando viene espulso, ha gli occhi chiusi perché gli rode il culo dover guardare in faccia l’arbitro cornuto.

A proposito di cornuto, quando apre gli occhi, trova la mamma e molto probabilmente il papà.

Ma qui la storia si complica e quindi è meglio tenerla per il prossimo post.

E la storia si è andata ripetendo per decinaia di milioni di anni.

Quindi riassumiamo: pisello + vagina = bebè

Che, se valide le equazioni:

pisello = maschio

et

vagina = femmina

ci portano, a meno di demenza ingravescente a:

maschio + femmina = bebè

Tutto bene fino a quando qualche maschio e qualche femmina non hanno deciso di assaporare soggetti dello stesso sesso, cosa che non ha inciso assolutamente nell’ordine mondiale:

i Governi hanno continuato a governare, i rumeni hanno continuato a rubare e i Berlusconi hanno continuato a berlusconare.

E così, fluidi di vario tipo (e anche dello stesso tipo) hanno continuato a schiantarsi, producendo il tanto amato piacere.

Zero problemi.

E i problemi erano zero perché quando un bebè apriva gli occhi, trovava un maschio ed una femmina.

E quando gli chiedevi: “Chi è il tuo papà?” indicava il papà;

“E chi è la mamma?” indicava la mamma.

“Ma sei proprio sicuro che il tuo papà sia quello lì”? E lì nasceva qualche dubbio.

Con l’evoluzione, accade poi che maschi amanti di altri maschi, decidono di fracassare la minchia al pianeta.

Sì, perchè non paghi della libertà di godere con lo stesso sesso, volevano poter disporre di un bebè il quale, senza nessuna colpa e senza capirci più un cazzo, si trova ad avere due papà.

“Ciao bambino, come si chiama tuo papà?”

“Ma checcazzo ne so, datemi un appartamento al decimo piano che voglio volare giù!”.

Finita?

Macché.

L’evoluzione continua e, sebbene con un minimo di ritardo rispetto ai maschi, iniziano pure le donne a distruggere il beneamato.

Esse decidono di assaporare vagina liberamente, come i colleghi maschi assaporano il pene.

E dov’è il problema?

Ognuno è libero di donare i suoi orifizi a chichessia.

Ma no, non basta.

Esse vogliono pure che noi gioiamo della loro sessualità creativa e che, soprattutto, consideriamo che, visto che si tratta di un forte sentimento, possano essere legittimate a procreare.

Ovviamente si parla di procreazione dove un donatore sconosciuto schizza in una borsa della spesa con la quale fare un gavettone alla beota.

E quindi olè: nuovo pargolo che, all’apertura degli occhi, non ci capisce più una figa.

Insomma, l’evoluzione prevede che “se c’è amore è tutto lecito”.

Al momento l’evoluzione ci sta mettendo alla prova con questa cosa e i bebè non hanno la possibilità di costituirsi in associazioni di protesta.

Decidono per loro gli adulti.

Decidono per loro soggetti che (giustamente peraltro) pensano a procurarsi piacere.

Decidono per loro soggetti che (discutibilmette) non ammettono che un bebè possa avere ciò che la natura aveva originariamente previsto per loro: un papà ed una mamma.

In questa Pasqua 2023, dove siamo reduci da una pandemia e con una guerra alle porte d’Europa, l’evoluzione continua a lavorare e gira voce che una tipa, salvandolo dal banchetto pasquale, abbia adottato un agnello della quale si è innamorata.

Vuoi vedere che tra qualche anno sarà consentito il bebè anche alle coppie homo/bestiae?

Restate sintonizzati.

 

La vaginetta di oggi:

 

 

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2 Comments

  1. Rispondi

    l’egoismo degli esseri umani li porterà ad eliminare i sessi ognuno di loro sarà dotato di pene e vagina e potrà figliare qualora ne avesse voglia

  2. allegro

    Rispondi

    L’uomo inteso come essere verrà eliminato dalla natura molto presto ci sono tutti i segnali-
    Amatevi e procreate

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