Certo non me la passo bene se mi ritrovo a guardare tutorial che spiegano come fare la potatura delle piante.
Certo non se la passano bene nemmeno coloro che questi video li fanno.
Sì, perché io posso capire che ci siano piccoli particolari che differenziano uno stile rispetto all’altro, ma mi risulta inconcepibile quando dicono tutto ed il contrario di tutto.
Per uno, la potatura deve essere primaverile.
Per l’altro, può essere autunnale.
Su di una cosa però sono tutti d’accordo: la potatura rinforza.
A dire il vero in un paio di casi, i relatori parlano di “rare morti” che si verificano a seguito della potatura, che è come dire il cibo cinese è buono, tranne quando muori cagando.
O qualcosa del genere.
Poi, dopo aver spento il PC, resta quel silenzio/ronzio nella testa.
Quel ronzìo che so riconoscere come un campanello d’allarme.
Ma se la potatura rinforza e rinvigorisce la pianta tranne quando muore, il concetto è esportabile?
Io non sono esattamente somigliante ad una pianta di limone, ma ultimamente ho i coglioni così pesanti che potrebbero essere contenuti all’interno di un vaso di terracotta.
Non ho spine acuminate, ma con la barba incolta pungo.
Non sono verde, bensì “al verde”.
Mi poto.
Via tutto ciò che è inutile!
Mi devo fortificare.
Via tutto ciò che mi impedisce di essere rigoglioso.
Voglio fare i miei limoni.
Iniziamo dai social: eliminazione di tutti gli account.
I social sono degli iperstimolatori di rabbia.
I social non consentono di avere relazioni di tipo umano.
I social servono agli altri.
E a cosa?
A farsi i cazzi tuoi.
Quindi ZICK ZACK!
Ora sto meditando altri colpi di cesoia, leggermente diversi da quello che mi sono dato su una mano oggi.
La pupa del giorno è costei:
fracatz