Un tizio gioca al videopoker.

 
Cos’è un videopoker?

 
È una macchina che simula una partita di poker.

 
Ti fa scommettere, simula di essere in difficoltà, fa in modo di farsi toccare con le dita, fa dei rumorini invitanti, fa finta di farsi penetrare e poi ti incula.

 
Una donna, praticamente.

 

Il tizio di cui sopra, batte freneticamente sui pulsanti.

 
(Se lo immagino fare allo stesso modo anche con la sua donna, rido sonoramente, quindi mi limito ad immaginarlo con un dalmata).

 
Di tanto in tanto, un suono decreta che qualcosa di irreversibile è successo.

 
E il tipo inserisce un nuovo biglietto da 50€…

 

Io continuo nell’opera di sminuzzamento del tabacco appena comperato, mentre cerco di capire cosa possa portare una persona a buttare dei soldi su di un videopoker, o su una donna di pari requisiti.

 

Dopo qualche minuto…

 

In rosso i miei pensieri.

 

 

Tizio rivolgendosi all’esercente: “Mi ha rubato tutti i soldi!”; (cum maximo gaudio dell’esercente)

 
Esercente: “…succede…” (ovvia risposta di uno che sa benissimo che il videopoker ha semplicemente fatto quello che una donna gli ha insegnato per cui è stato progettato..);

 
Tizio: “Ma come, non dice nulla? Il furto è un reato e io chiedo la restituzione!”; (PRRRRR)

 
Esercente sollevando il sopracciglio: “No, non si tratta di un furto. È una scommessa. Scommettendo si perde..”; (minchia che calma!)

 
Tizio: “La colpa è sua perché non mi ha correttamente informato sui rischi derivanti dal gioco!”; (e sulle prestazioni di tua sorella, ti ritieni correttamente informato?)

 
Esercente: “Guarda che ti sbagli, perché basta leggere la prima schermata…”; (Leggere? Quello lì?)

 
Tizio: “Ma io sono venuto a giocare, non a leggere!”;

 
Esercente: “E se avessi vinto?”;

 
Tizio: “Avrei in tasca un mucchio di soldi…”; (…acci tua!)

 
Esercente: “Quindi la scommessa per te ha un senso solo in caso di vincita?”; (Vuoi la femmina sempre senza ciclo?)

 
Tizio: “Ovvio! Sono italiano io!”. (Eccheallà!)

 
No niente, volevo solo fare un parallelismo semplice tra un idiota che butta soldi al videopoker/donna e chi investe in obbligazioni con la banca.

 

Qualcuno dice che si è sfruttato il livello di ignoranza della gente.

 
Probabile.

 
Come è probabile che qualche bancario sia stato messo sotto pressione dagli immancabili odiosi inutili ordini di scuderia, per vendere determinati prodotti.

 

È probabile anche (secondo me è cosa certa) che il meccanismo informativo attuale, quello legato alle innumerevoli firme da apporre senza leggere, sia da riformare.

 
Se non verrà riformato, cresceranno in modo esponenziale gli interventi di tunnel carpale.

 

La cosa certa è che il denaro non rende svegli.

 
Se uno è un idiota, resta un idiota.

 
Se uno non legge le informative del prodotto e va a caccia unicamente del profitto, deve mettere in preventivo di rimetterci il capitale, visto che si tratta di derivati ad alto rischio.

 

Cosa significa “ad alto rischio”?

 

Spòsati, e poi ne parliamo.

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4 Comments

  1. Rispondi

    sì però il videopoker è programmato per rilasciare ogni tanto vincite, me lo spiegò un amico di mio figlio che gestisce un bar e si accontenta di incamerare un 60% del versato tanto che chi conosce esattamente il quantitative easyng tiene d'occhio la macchinetta ed interviene a tempo debito, diciamo, in questo caso, che non tutti i partecipanti fanno parte del parco

    buoi

  2. kiro

    Rispondi

    Non capisco come facciano milioni di persone a farsi infinocchiare dai videopoker. Oltre che dalle donne. Almeno le donne hanno la fica. E il culo. In ogni caso, se proprio uno deve avere un vizio, che si butti sul bere. Sulle puttane no perchè ci andiamo già io e altri nove milioni di italiani…..

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