Era da un bel po’ di tempo che non ricevevo un messaggio privato.
Grazie ad un’attenta lettrice potremo fare qualcosa anche per la rubrica “Il Letteraio, lettere al Vetraio”.
Questa cosa, che peraltro mi ha sempre divertito è, assieme alla scorreggia libera e alla pasta col salmone, tra le cose più belle al mondo.
Identificare qualcuno da sfanculare.
Perché lasciare che soggetti vari debbano essere sfanculati in modo superficiale e poco professionale?
Perché non fare le cose “a modo”?
Questa lettrice vuole “rianimare il mostro”.
Il Letteraio.
“Ciao signor Vetraio, vorrei chiamarti per nome ma, anche cercando a destra e a sinistra, non ho trovato nulla.
Ti chiamerò quindi Vetraio.
Da qualche mese leggo quotidianamente qualche tuo post prima di dormire e mi sono accorta che avevi acceso una rubrica che nessuno ha mai usato.
Quello che vorrei fare, è di risvegliare appunto il Letteraio, ovvero sia il Vetraio giustiziere.
Lavorando in una grossa azienda (grossissima) appenderei copie dei tuoi testi demolitori proprio nei reparti dove il soggetto da colpire opera.
Posso contare sul tuo aiuto?
Il primo che vorrei colpire è chi ti risponde sempre violentemente anche quando non serve”.
Cara Ilaria,
posso usare il tuo nome vero, vero?
O preferisci Amanda?
Se avessi voluto che mi si identificasse col mio nome vero, avrei denominato il blog in modo diverso.
Chennesò…..magari Luigi Rossi….Franco De Manettis…
Einveccennò.
Se sei ridotta a leggermi prima di addormentarti, deduco che tu abbia degli indicibili disturbi del sonno e che al tuo fianco non dorma un uomo…
Non credo ti venga un’enorme voglia di darla, appena letto un mio post…
La mia risposta è SI, il Letteraio è attivabbbbile.
Vedrò di incontrare questa tua necessità, augurandomi che tu possa ridurre in cenere il destinatario/a di turno.
Lascia che ci pensi.
Io ho il mio sistema per raggiungere la concentrazione.
Devo vedere figa.
Quella scelta per oggi è la seguente (e scusate se è poco):
kiro