La lettura di questo post è sconsigliata a tutti coloro che possono vedere offeso il loro credo religioso, la loro fede politica e tutto ciò che è loro più caro.
Incluso quel grazioso cuscino che la zia Emma  regalò loro nel 1981.

 
E poi fate il cazzo che volete!
Tanto poi per quanto io vi avverta, siete i diretti responsabili dei fallimenti della vostra povera vita, che non può concedervi altro che leggere blog di merda come questo.
Vaffanculo.
 
Questa storia è ambientata in una scuola.
Per non dare fastidio a nessuno, la scuola non sarà né del nord, né del sud.
Sarà una scuola di Roma.
Si Roma.
Avete presente quella graziosa città, piena di gente simpatica, educata e così rispettosa nei confronti della Legge in senso lato?
Ecco, quella non è Roma.
 
Che poi è anche quella città dove la parola “tensione” viene pronunciata diabolicamente come “tenzione” e la cosa mi fa turbinare il pene.
Molto.
Moltissimo, quando tale pronuncia la ascolto dai giornalisti dei TG.
Ma poi spacco la TV e uccido i vicini e la cosa mi passa.
 
“Ma…Vetraio! Perché i vicini?”
“Non mi piace che mi si dica che tutte le strade portano a Roma, occhei?”
 
 
Ma la scuola di cui mi occuperò è una scuola normale.
Normale secondo i criteri interpretativi moderni e quindi una scuola di merda rispetto a ciò che una scuola dovrebbe essere per differire da una stalla.
L’occasione è propizia per inviare un messaggio sincero ai vari Ministri alla Pubblica “Distruzione” che si sono avvicendati negli ultimi 15 anni: “Ehi, fucking idiot! Kiss my ass! In the pink!!”.
 
Fatto è che nella scuola di cui vi parlo c’è il preside, il vicepreside, la segretaria, i professori e perfino gli studenti.
Studenti che sono deficienti per definizione, visto che hanno l’età giusta per fare solo una cosa: deficere.
Lo studente medio, cioè quello dotato solo di reversibile stupidità condita da immensa goliardia, va a scuola per smettere di essere felice e stupido, imparando a diventare adulto.
Cioè infelice e stupido (secondo i criteri dei vari ministri di cui sopra).
 
Vuoi mettere?
Ma chi è il politico che ha interesse a promuovere lo sviluppo culturale serio dei suoi sudditi?
Un popolo deficiente è facilissimo da governare.
Gli accendi una scatola luminosa davanti, che propini GF, calcio, defilippi e cazzimazzi vari.
Il gioco è fatto.
 
Tra gli studenti ci sono quelli bravi, quelli cosìcosì e quelli che fanno schifo.
Tra i professori ci sono quelli bravi, quelli cosìcosì e quelli che fanno schifo.
Il preside invece è uno,
O è bravo, o è cosìcosì o fa schifo.(Il nostro fa schifo)
No way.
La differenza è che gli studenti devono obbedire e basta, sia che l’ordine sia imposto da un professore bravo, sia che l’ordine sia imposto da un professore di merda.
 
Tuttavia, siccome c’è la possibilità di farlo, chiunque può rivolgersi al preside per segnalare, consigliare, proporre, masturbare e cose del genere.
Ovviamente “masturbare” è opzione riservata a quelle studentesse che vogliono i voti più alti.
Ma, adesso che ci penso bene, non solo alle studentesse.
 
Esempio: per evitare il caos al suono della campanella, alcuni insegnanti consigliano l’uscita degli studenti in modo frazionato, in scaglioni che consentano maggiori controlli di sicurezza (non si sa mai che ci sia un prete con l’uccello dritto nei paraggi) e il flusso di autobus.
 
La proposta arriva al preside che la valuta e, se attuabile e rispettosa della Legge, la firma.
 
Altro esempio: gli studenti credono sia meglio avere dei distributori di profilattici nei bagni perché si sa che fare l’amore senza cappuccio è pericoloso per un insieme di ragioni (beati gli anni in cui ero studente io……..).
 
La proposta arriva al preside che la valuta e, se attuabile e rispettosa della Legge, la firma.
 
“Ma….Vetraio! Se mi metti i goldoni a scuola i preti s’incazzano!”
“Ah si! Ah guarda, se s’incazzano i preti allora si che mi preoccupo!  Pensa che se fossi studente di quella scuola, vorrei un distributore automatico di mazze da baseball, per rompere le vertebre dei preti che non vogliono i goldoni nelle scuole ma sodomizzano i chierichetti in chiesa (porcozzio!)”
 
Ma un giorno un nuovo insegnante arriva a lavorare nella scuola.
Non è molto alto se indossa le scarpe coi tacchi.
Senza le scarpe coi tacchi, riesce a bere il latte dalle tette della cagnetta chihuaua della segretaria che lo guarda attonita pensando: “Ma ziocan, ma non dovrebbero essere gli studenti quelli deficienti??”.
 
E il professore di cui sopra, che fa il professore perché non sapeva cosa fare per occupare il tempo tra una strage di mafia e l’altra, inizia a coniare delle perle mica da poco.
 
Per esempio, dopo essersi bevuto il cervello di alcuni insegnanti promettendo loro delle troie escort, ha fatto la seguente proposta:
 
“qualunque sia il capo d’accusa che chiami il professore a rapporto davanti al preside, non c’è storia: se il professore è impegnato, il preside si deve attaccare al cazzo.”
 
La proposta arriva al preside che la valuta e……….. la firma.
 
Gli altri insegnanti, quelli bravi e quelli cosìcosì intendo, hanno i coglioni che girano vorticosamente e spendono milioni di euro in biancheria intima che prende fuoco ogni 3 x 2 (che fa sei, se vi interessa).
 
E allora vanno a parlare col preside e gli dicono:
“Sig preside, non le sembra di aver firmato un provvedimento dimmerda inopportuno?”.
“Non possiamo alimentare il clima di odio e le toghe rosse”.
I professori si guardano attoniti e qualcuno di essi si china a raccogliere i coglioni.
Ma qualcuno trova il coraggio di replicare:
“Ma sig Preside, checcazzo c’entra a cosa fa riferimento?”.
 
Nel frattempo le escort, che sono delle troie travestite da ford, fanno affari d’oro e pensano di diventare una categoria sociale, alternativa alle casalinghe, operaie, manager etc etc.
 
E così il piccolo professore, giorno dopo giorno, caga fuori delle minchiate che fanno rabbrividire perfino la solita cagnetta chihuaua che inizia ad averne i coglioni pieni di uno che si comporta da cane, ma non ha nemmeno il pelo!
 
Le proposte arrivano al preside che la valuta e….. le firma.
 
Così insegnanti e studenti, bussano in ufficio presidenza per chiedere spiegazioni ma, ancor prima di aprire la porta, il preside lancia un monito:
 
“Non possiamo alimentare il clima di odio e le toghe rosse”.
 
Allora, visto che ci siamo giocati sia il preside che la chihuaha, è necessario fare un attimo di chiarezza.
 
Gli studenti si sono massacrati il cazzo.
I professori appartenenti alle categorie “bravi e così così” si sono rotti il cazzo.
Il vicepreside è sta
to trovato a vagabondare per i campi, per non rendersi complice del preside.
La segretaria si è rotta il cazzo perché da anni cerca di farsi succhiare le tette da chicchessia e invece le succhiano la chihuaua.
I preti si lamentano perché possono pedofilare solo col goldone e, male che vada, li “sospendono”.
 
Insomma è una situazione di merda.
 
Come risolvere?
 
Facile:
 

  1. Cambiare preside con un jukebox che, se non altro, darà gioia alle orecchie;
  2. I professori (bravi e cosìcosì) devono tornare a fare il loro lavoro, sugli studenti deficienti;
  3. Gli studenti deficienti devono capire che devono diventare adulti felici e colti, per non trovarsi di fronte ancora presidi-valium e gente varia che dice loro che cristo è morto di freddo;

 
“Ma vetraio…….e il professore piccolo e senza pelo?”
 
“Quello va chiuso in una stanza con tutto il clero cui piacciono i piccoli.  Voglio vedere che gli tappano la bocca col cuscino della zia Emma e lo inculano.  E senza goldoni”.

Condividi
  •  
  •  
  •  
  •  
  •  
  •  
  •  
  •  
  •  
  •  
  •  
  •   

9 Comments

  1. Rispondi

    bravo e simpatico. la presente considerazione non significa adesione alle opinioni espresse.
    viva la libertà (la libertà è sempre colta e felice=cosciente e disponibile).
    ciao da ant

  2. Rispondi

    Bel post, mi ha divertito il modo in cui hai espresso delle situazioni che ogni giorno si sentono o che forse si dovrebbero sentire più spesso per capire che succede nel mondo.
    Complimenti.

  3. Rispondi

    @antele: gradito il tuo complimento ma peccato per il diverso punto di vista.
    Dico peccato per tè, sia chiaro.
    Mi hai tolto il sonno con quella equazione che non riesco a capire.
    Forse è un esempio di demenzialità raffinata che non ho capito al volo.
    Devo smetterla di fumare coleotteri…

    @anonimo: cosa dire? Grazie, torna a trovarci.  TrovarCI chi? Il vetraio, i rinoceronti, le cimici e tutti gli ospiti della fattoria.

    @momyone: non cercar parole che devono sgorgare automatiche per essere vere.   La chihuaua ha goduto per un pò e poi si è stufata.  Come tutte le chihuaua del mondo, del resto.

    @Motorumorista: i complimenti vanno a tè per averlo letto.  Il piccoletto vada ovunque, ma sempre accompagnato da preti microfili.

    @lochiamanoprato: grazie fratello/sorella, ma stai tranquillo che poche cose mi sfuggono………     Quando ancora nessuno ne parlava, scrivevo sui preti pedofili (maledetti ovunque essi siano) e oggi, come per incanto…….
    Ecco dovremmo tornare ai roghi.

    @andreaspa: certo e se leggi con attenzione, ci sei pure tu: sei lo scorrimano delle scale che portano verso la presidenza

  4. Rispondi

    scusa se faccio la perfettina, ma sui roghi ci andavano le streghe (ovvero donne che venivano accusate di esserlo, e potremmo parlarne a lungo) e non i preti
    Loro mandavano le donne sul rogo.

  5. Rispondi

    perdona il ritardo nella lettura della risposta.
    non considero un peccato la differenza di opinioni, bensì un arricchimento.
    comunque volevo soprattutto distaccare il commento positivo da motivazioni di tipo politico.
    per l'equazione: continua pure a fumare coleotteri (evidentemente ti fa bene 🙂
    non intendevo essere originale. la mia era una semplice traduzione chiarificativa 

Leave a comment

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.