Lisa è una di quelle che fa il lavoro più antico del mondo.
No, non raccoglie mele.
Fa la puttana.
 
Puttana puttana.
Non escort che sarebbero quelle puttane che beccano un mucchio di soldi a volte pubblici.
Proprio puttana.
Infatti le escort vanno con i ricchi ed esistono anche in versione station wagon, mentre le puttane no.
Lisa è un ingegnere idraulico con specializzazione in pompe. (quando si dice coincidenze, eh!)
Aspetta che finisca la crisi per lanciarsi nel lavoro che ha sempre sognato di fare: la escort.
Qualcuno dice che farà in tempo a marcire prima che succeda.
 
Ma un suo amico che si chiama tvemonti, la incoraggia:
 
“Su Lisa, tienilo tieni duvo! Vedvai che passa! Passa sempve di qui con la colonna di auto blu! Basta che tu gli tocchi l’uccello il mantello…. Vedvai che se passa lui, tu diventevai ministvo alle attività riproduttive”.
 
Sono anni che Lisa gli chiede di fumare uno dei suoi spinelli, ma lui continua a dire che non fuma e che deve trattarsi di fumo passivo, lavorando in un posto pieno di persone che vanno giù di brutto.
 
 
Dante è un rumeno bastardo figlio di puttana.
 
Uno di quelli che la gente gli dice:
 
“Chissà che te vai all’inferno, brutto fiol de ‘na roia!”
(Traduzione dal cecoslovacco: “Possa tu andare all’inferno brutto figlio di una come Lisa!”)
 
E lui che è un’opportunista, sentendo la parola inferno ha pensato subito al nome che voleva: dellutri.
 
Ecco perchè oggi si fa chiamare Dante.
 
Dante è imprenditore nel settore delle pubbliche relazioni.
Infatti è il magnaccia di Lisa.
Ha un sogno nel cassetto: chiamarsi Giampi.
Ma qualcuno dice che abbia respirato aria insana, camminando dalle parti di Roma (CZ).
 
Di giorno Dante fa tutto quello che un rumeno fa di solito, ruba, scippa, violenta, estorce, comprime, avvita, stappa, munge, mentre di sera gonfia di botte Lisa.
Così, perchè ha letto che i magnaccia gonfiano di botte le puttane.
E non gli sembra carino rovinare le tradizioni.
 
Una notte, verso le 03:30, gli squilla il telefono:
 
“Pronto, Dante? Si, sono io XXXYYY della PROIEZIONE INCIVILE (nota azienda produttrice di film hard)
“Ma sei deficiente a chiamarmi a quest’ora?”
“No….è che strane coincidenze mi vedono costretto a chiedere il tuo aiuto qui”
“Ma dove? Per fare cosa?”
“Non te lo posso dire adesso perchè siamo intercettati dal Vetraio, ma tu prendi Lisa e vieni qui”
“Vabbuò, salutamassorrata” (tipico saluto rumeno)
 
Dante corre quindi a recuperare Lisa, intenta a fare quella cosa che è top hit in tutti i motori di ricerca e che scriverla sarebbe come alzare le visite di questo blog.
 
Ma cos’avete capito? Siete dei pervertiti.
 
Lisa semplicemente emetteva questo suono, chiusa dentro ad una fiat 500 di un lavoratore precario: “Google…..google…..google…..”  .
 
Così, dandole due pugni sulla faccia, tanto per farle capire che era di fretta, Dante chiede gentilmente a Lisa di seguirlo.
E si sa: Lisa batte dove Dante vuole!
Lisa, asciugandosi la bocca rigata di sangue, chiede:
 
“Dove dobbiamo andare?”
“Non so i dettagli ma il Vetraio mi ha suggerito di dirti che dobbiamo andare a fare massaggi in una zona infestata di sciacalli”
“Vetraio, tesoro, devi finirla di fumare siepi di edera perchè ti fa male!”
 
E a me, quando mi dicono “tesoro” proprio non mi capisco più.
 
Non ho mai più toccato edera da quella volta.
 
La corteccia di platano del Vietnam rende di più.
 
In questo caso il dialogo si sposta all’esterno della storia, secondo una procedura inconsueta ma assolutamente necessaria ai fini del post.
 
 
Vetraio: “Si Lisa, devi andare laggiù a fare qualcosa di lecito (un bocchino e una sega non si negano a nessuno) ma immorale”.
Lisa: “Cioè? Fare bocchini qui o là, sarà ben la stessa cosa no?”.
Vetraio: “Uhmm…no. Vedi se tu mi fai un bocchino e mi chiedi 50Euro, sei una ladra e io ti gonfio.  Se mi chiedi 10 euro, quei soldi che io ti dò sono maledettamente miei e me li sono fottutamente guadagnati cagando petardi e sudando mongolfiere qui in Thailandia.
 
Lisa: “Zzzzzzz……”
 
Vetraio: “Ehmm..Dante, la potresti svegliare, per cortesia?”
 
Dante: “Ma certo!”
 
(Lisa sveglia e con fratture esposte di tibia gamba dx.   Gamba sn assente. )
 
Vetraio: “Dicevo, se tu invece mi sbocchini gente che ti paga con soldi pubblici, per aumentare volumi di soldi pubblici, per fottere più soldi pubblici, allora sei una merda.”
 
 
Dante: “Ocio! La polizia!”
 
Dal controllo dei documenti, scoprono che Dante ha commesso un numero di reati che non gli consentono ancora l’accesso al Parlamento e si limitano a stupri, violenze, rapine etc etc.
Cose minori che non gli impediscono di andare in galera.
Sarà mantenuto con soldi pubblici.
 
Lisa arriverà felice nel centro benessere dove farà massaggi  col goldone a gente importante.
Prenderà un mucchio di soldi e forse diventerà ministro.
Sarà mantenuta con soldi pubblici.
 
 
Morale: che tu sia troia o pappone, fotti sempre soldi pubblici e io mi sono rotto il cazzo di avere mongolfiere in giro per la schiena e lumache che mi parcheggiano sotto casa.
E’ ora di finirla.
 
Adesso vado perchè ho appuntamento dallo strizza.

Condividi
  •  
  •  
  •  
  •  
  •  
  •  
  •  
  •  
  •  
  •  
  •  
  •   

11 Comments

  1. Rispondi

    Lisa batte dove Dante vuole. .. è davvero geniale… anche se non mi è congeniale il genere, devo pur fare quest’ammissione… Tesoro………………………………………………………………………………………………………………………………………..

  2. Rispondi

    Questo post è veramente veramente figo. Rispetta quasi tutte le regole di una bella sceneggiatura per un fumetto noir ( che qua si tenta di far fumetti…) soprattutto la storia del nome di Dante è geniale indi per cui,con il tuo permesso, non appena avrò finito di disegnare i feti dello zodiaco e i loghi per gli incompetenti, quasi quasi ci faccio una qualche tavola .Eggrazie Vetraio.

  3. Rispondi

    Tra troia, zoccola e puttana ci son serie differenze. Non puoi mica far di tutte le professioniste un fascio. Quasi quasi mi deludi, Vetraio. (ho detto quasi quasi)

  4. Rispondi

    @serrenett in #1: il genere è strano.  Nemmeno a me piace. Anzi adesso cancello tutto tranne la frase riuscita.
    Shhhhh   😉

    @lavespista in #2: i personaggi e gli interpreti di questa storia sono tutti quasi di pura fantasia.  Purtroppo quelli che esistono, esistono davvero.
    Lisa è intatta e spaccia prozac.  Te la mando?

    @serrenett in #3: anche tu cecoslovacca?

    @sabriciola in #4: ma che bene!  Fai fai, mandamene copia che io colleziono.  Ho felice che ti ha piacchiuto (ho anche italiano)

    @mezzastrega in #5: ricomposto, suturato, dermoabraso, lipodissolto, e darmolevigato come se piovesse.   Lo strizza è bravo.   Ma non abbastanza.

    @sciuscia in #6: e io la ringrazie molte per il commente che è davvere gradite.

    @momyone in #7: proverò a postare una domanda in google answers per capire le differenze che adesso mi sfuggono.  Ma ce la farò a non deluderti. Ce la farò.    Stiamo lavorando per voi, scusate gli inconvenienti.

  5. Rispondi

    ma tu guarda, mi pareva di consocerla quella lisa lì.

    non vorrei dire ma la domenica sta lentamente e inesorabilmente scivolando nel lunedì e tu non hai scritto il post della domenica.

  6. Rispondi

    @lavespista: avrei detto anch’io.  Ma guarda tè.

    @anonimo: televisione?  Roba passata fratello.   Roba passata.

Leave a comment

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.