Vediamo di capirci.

I fatti gravi, quelli che scuotono le coscienze e che fanno bestemmiare, ci sono sempre stati e sempre ci saranno.

Da quello che ne so, non esiste un meccanismo inibitorio che li evita.

Non esiste un automatismo che incenerisce il pisello del pedofilo prima che si infili dove non deve.

Non esiste un protocollo che blocchi i kamikaze prima che si facciano esplodere in mezzo alla folla, riducendosi come i caki quando incontrano il suolo.

Boh, vedremo cosa succederà con l’Intelligenza Artificiale, ma io ho la sensazione che sarebbe molto meglio se me ne andassi all’inferno prima, lasciandovi l’onore del test.

Dato quindi per assodato che il blocco preventivo non possa esistere, sappiamo però che esistono dei meccanismi di “protezione”.

A dire il vero non si tratta di vera protezione, bensì di una sorta di stimolo per capire il bene e male.

Per restare sugli esempi precedenti, la normale reazione della comunità quando un pedofilo si “pedofila” un ragazzetto, è di sdegno, di schifo di rabbia.

Idem nel caso dell’idiota che si fa esplodere in mezzo alla gente.

 

Fatti diversi, reazione simile (o uguale).

 

Questo diventa un meccanismo di diffusione del concetto di “male e bene”.

Chiunque, inclusi i bambini, percepisce le reazioni negative e quindi capisce al volo che è stato commesso qualcosa che non avrebbe dovuto essere commesso.

E vabbè, tranne nei casi di manifesta idiozia.

Sa un po’ da “coscienza collettiva”, ma con una sfumatura di altrettanto collettiva “educazione”.

Chiudo il pippone sperando sia chiaro che un fatto orribile genera reazione di sdegno, rabbia e schifo.

 

Fino a qui dovremmo essere tutti d’accordo vero?

 

Un cazzo.

Quello che sta succedendo nel conflitto israelo-palestinese è uno schifo immondo.

Un reato di cui tutti percepiscono la dimensione, ma senza reagire.

C’è una nemmeno tanto velata pressione, affinché si faccia finta di non vedere che israele, unitamente alla giusta reazione per l’attacco terroristico del 7 ottobre 2023, sta invadendo la Palestina, effettuando azioni di rappresaglia mortale nei confronti di civili.

Dico ancora una volta per placare le opinioni dei babbei di turno:

  • non sono pro-Hamas, sia per motivi legati allo schifo che provo al solo pensiero del terrorismo, sia perché sono convinto che non sia troppo utile alla gente di Palestina;
  • non sono antisemita in senso stretto, e di conseguenza non odio gli ebrei in quanto tali.

In realtà la cosa è molto più semplice: so riconoscere il bene ed il male.

In questo caso specifico, israele sta commettendo una lista smisurata di reati gravi, senza che la comunità internazionale reagisca.

Israele, nel momento in cui provoca vittime civili, delinque.

Israele, nel momento in cui il 40% delle vittime civili di cui sopra sono minori, delinque.

Israele, nel momento in cui bombarda scuole ed ospedali, delinque.

Israele, nel momento in cui vieta gli approvvigionamenti di carburante, delinque.

Israele, nel momento in cui uccide giornalisti e osservatori stranieri, delinque.

Israele, nel momento in cui bombarda le colonne di camion che trasportano aiuti, delinque.

Israele, nel momento in cui provoca un esodo di massa, delinque.

Israele, nel momento in cui espropria indebitamente, delinque.

Israele, nel momento in cui affama e asseta, delinque.

Ma qualcuno potrebbe eccepire: “Anche Hamas ha ammazzato civili inermi!”.

Caro “qualcuno”, vorresti dirmi che se un soggetto commette un reato grave, tu vorresti punire duramente sia lui, sia la sua famiglia, uccidendo dalla suocera al nipote in fasce?

Israele dispone di una intelligence tale da consentirgli azioni ben diverse da quelle che sta conducendo.

Probabilmente la verità è che i nostri simpatici israeliani stanno “bonificando” tutta la Palestina, sia dai terroristi, sia dai loro parenti.

Io, come misero blogger di paese, non me la sento però di donare loro il mio silenzio.

Io non me la sento di girare la faccia da un’altra parte.

Io non me la sento di autorizzare certe azioni.

Mi sentirei corresponsabile.

Mi sentirei male.

Perché vedete, come scrivevo all’inizio di questo post, la reazione di schifo, di sdegno e di rabbia, fanno da barriera contro possibili azioni analoghe.

Sono d’accordo con voi sul fatto che non si tratti di una barriera impenetrabile. Però è sufficiente per dimostrare in modo inequivocabile i limiti cui la società civile può resistere senza reagire.

E gli israeliani, da secoli accusati un po’ di tutto, sono perfettamente consapevoli di tenere il mondo in pugno.

Nemmeno si fanno problemi nel farci capire di sentirsi superiori.

La vera razza “ariana”.

Superiori nella scienza, nella finanza e nel finto sentimento religioso.

Gli altri possono pure morire.

E se da secoli stanno sul cazzo a tutti, un motivo ci sarà pure!

Ci sono però dei concorsi esterni.

Tralasciando per un momento gli Stati, che stanno dando prova di sudditanza in modo inequivocabile, ci sono anche delle figure che operano in modo dubbio.

Penso in questo momento alla signora Segre.

Persona a modo che merita il nostro totale rispetto per ciò che fu costretta a vivere.

Di sicuro non sono negazionista e ciò che è stata la follia nazista, è qualcosa di inenarrabile.

Tutto vero.

Ma mi spiegate che cazzo c’entri la Shoah con ciò che sta succedendo oggi?

La Segre vede razzismo ovunque, tranne quando i coloni ebrei espropriano, ghettizzano, percuotono e deprivano i palestinesi.

No, quello no.

Quello è un razzismo positivo. Utile.

Un razzismo diverso che solo un popolo RELIGIOSO ed ELETTO, può perpetrare.

La Segre è forse paladina della lotta alla violenza e al razzismo, o è semplicemente una sbandieratrice del ricordo nazista?

L’avete forse mai sentita pronunciare una sola parola di dolore nei confronti della morte di un bambino palestinese?

L’avete forse mai sentita tentare di fermare l’odio ebreo nei confronti di Gaza?

Io no.

E se le cade una tazzina di caffè, scatta la nenia “Dobbiamo fare di tutto per combattere l’antisemitismo…”.

Qualcuno le spieghi che non ci si sveglia alla mattina sentendosi antisemiti.

Qui non è questione di antisemitismo.

Qui è questione di rispetto delle regole, sia del Diritto internazionale, che del buonsenso.

Gli ebrei ne sono forse esentati?

Mi sono perso una puntata?

Possibile che non si riesca a capire che la violenza è figlia della violenza?

Possibile che non si riesca a capire che non importa CHI commette un reato?

Possibile che non si riesca a capire che i fatti della SWW sono slegati da ciò che succede oggi?

Possibile capire che gli israeliani/ebrei mi stanno sul cazzo per quello che fanno, piuttosto che per quello che sono?

Possibile che i Governi chinino il capo in questo modo, ben sapendo di chi si parla?

 

La vaginetta di oggi è costei:

 

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3 Comments

  1. Rispondi

    oh, meno male che poi te sei ariscattato de tutto ‘sto pippone co’ la foto in bianco e nero.
    Io, ad esempio, nonostante ci avessi scritto vari post sui kamicaze che lo facciano per le 39 vergini dell’aldilà, sono certo che lo fanno solo perchè qualcuno li paga e loro dopo aver creduto a quel qualcuno che fare un figlio l’anno è cosa buona e voluta dai loro dei con quei soldi cercano di non far morire di fame i loro figli

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