Ehi, testine di cazzo!

La crisi non esiste!

La crisi siete voi!

La crisi è un modo di pensare!

La crisi è un alibi che le vostre teste hanno cagato per giustificare le vostre incapacità!

Le tasse?

Le tasse si sono sempre pagate da che mondo e mondo.

Ma cosa pretendete, di non pagarle?

Le tasse vanno pa-ga-te!

Se sarete bravi, lavorerete tanto e guadagnerete di più.

Ecco che avrete la forza di pagare le giustissime tasse.

E smettetela di essere catastrofisti, cribbio!

 

Ve lo assicuro io che sono ancora la cocca dei miei genitori.

Loro, i genitori intendo, mica sono stati degli operai della Montedison!

Macché!

Loro sono stati professionisti negli anni del magna magna!

Gli anni dove magari qualche tassuccia si scantonava via….

Macchevvoletechesia?

Ve lo assicuro io, che ho la madre che mi prepara da mangiare, che mi lava i panni, che mi stira e che mi paga le bollette.

Cosa?

Le bollette?

Mi son confusa, cazzo: loro non me le fanno nemmeno vedere le bollette, perché potrei esserne shockata.

Potrebbe cadermi lo smalto/gel/lacca dalle unghie e io cadrei nello sconforto.

Dovrei perfino camminare per raggiungere quel negozio per bambine viziate, dove lo smalto/gel/lacca costa uno stipendio!

E sapete perché costa uno stipendio?

Perché quel negoziante è bravo.

E’ bravo ad aver capito che la mia depressione/vuotezza/stupidità prevede il regalino auto premiante, altrimenti mi metterei a frignare sbattendo i piedi.

E io mica ho tempo di battere i piedi!

Io devo lavorare!

Io devo far fruttare quella posizione che mi son fatta con le gocce di sudore, prestando la mia opera in un posto popolato da soli figli di papà, con tanta di quella puzza sotto al naso che nemmeno all’Aspica Campardo di vent’anni fa c’era di meglio.

Ve lo dico io che non so avvitare un bullone, che non so la differenza tra Parlamento e Senato, che non so capire la differenza tra assoluzione e prescrizione.

Ve lo dico io che….

Oh, scusatemi, ora si è fatto tardi.

Vi devo lasciare.

Devo recarmi da un’amica che mi deve spiegare il perché io sia destinata a restare una zitella di merda.

Lei si che ci sa fare su queste cose!

E’ la seconda nipote di Mubarak.

 

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4 Comments

  1. Rispondi

    Questo è oggi , poi ti passerà ( certo che avete degli accenti mobili che sono peggio di quei russi!)

    …te lo dico io  – quel che era ieri era ieri e non me lo ricordo …piuttosto volevo partecipare al sondaggio …ma …mi sto impicciando e non riesco a sbrogliare sta cosa : slitno ili  razdielno che la Mezzastreg ( espressone Veneta) può verificare con la coniata ( se non lo sa già) ma che vorrebbe dire  “si scrive insieme o separatamente “ ?…quindi ( que) sto Berlusconi …che vorrebbe dire:  viva o vi va?

    In attesa di un gentile riscontro ( senza scontro)

    Porgo quel che c’è da porgere …domani è un altro dì

     

  2. Rispondi

    @ Mezzastrè: io in crisi d’identità? Ma soprattutto, chi sono? Dove sono?  Ferma la giostra per cortesia.

    @ Cedro: giuro, ri-giuro e ancora giuro che non c’ho capito una bazza.  Ma proprio nulla!

    @Dav: si, ok certo, ottimo, siamo d’accordo.

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