Professore: “Il suo compito è uno schifo! Ha consegnato con solo nome e cognome. È una vergogna! Merita la bocciatura!”.

 

Studente: “…DP, questa volta mio padre mi spacca di pugni sulle orecchie……”

 

Alla consegna dei compiti

 

Professore: “In effetti, devo notare che, contenuti a parte, lei il suo nome l’ha scritto correttamente, quindi non posso dire che il suo compito faccia schifo..”

 

Studente: “???”

 

Alla pagella di fine anno

 

Professore: “Senza entrare nel merito della materia che insegno e considerando che l’errore fa parte della natura umana, lei sarà promosso!”

 

Studente: “…prof, mi farebbe provare una dose di quello che fuma lei?!”.

 

Se questa storiella vi sembra impossibile, potrete sempre farvi raccontare quella di un mafioso corruttore che in primo grado ha preso sette anni per induzione alla prostituzione minorile, in appello un’assoluzione, così come in cassazione.

 

Possiamo quindi dire che il processo di primo grado corrisponde ad uno scambio di opinioni a caldo.

 

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