La chiamano generazione “Hashtag” ed è popolata di sbarbatelli implumi che, invece di rincorrere, catturare, innamorare e assaporare vaginette, preferiscono restare chini sullo schermo di uno smartphone, in quanto incapaci di sostenere rapporti umani convenzionali.

 

E non lo dico io: ho ascoltato una preoccupatissima docente universitaria di psichiatria che ipotizzava la società del futuro.

 

Ecco perché inizio ad essere felice per non aver procreato.

 

Si lo so, pure io ho una mia seconda identità virtuale che mi impone di essere solo un piccolo Vetraio di paese, ma sono sempre io.

 

Mi potete toccare, sono vero.

 

Anzi ragazze, toccatemi, toccatemi…!

 

Vaginetta di oggi:

 

hqdefault

Condividi
  •  
  •  
  •  
  •  
  •  
  •  
  •  
  •  
  •  
  •  
  •  
  •   

6 Comments

  1. RagazzaConfusa9

    Rispondi

    Sapessi la frustrazione… non so se è solo colpa del telefono e degli hastag o semplicemente dell'essere destinati ad estinguerci.

  2. kiro

    Rispondi

    Decidere di non procreare è giusto comunque. Il mondo sta andando affanculo. Perchè mettere al mondo gente che poi si troverà a vivere di merda ?????

Leave a comment

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.