Prendete una madre di famiglia.
Immaginate sia una di quelle maniache per la casa.
Si insomma, quelle che ti fanno usare le pattine per non strisciare i pavimenti di scintillante marmo bianco.
Una di quelle che tutto, perfino le frange dei tappeti, deve essere perfetto.
Quelle che vogliono le pareti piene di quadri disposti in modo asimmetrico.
Quelle che riescono a trasformare in soprammobile anche un topo morto.
Ecco, una donna così acquista una grossa boccia di vetro, con una larga bocca circolare e la usa per raccogliere le monete, per puro gusto estetico.
Miliardi di monetine da 50-100-200-500 lire
Prendete ora un quindicenne irriverente.
Uno di quelli che va a scuola con un rendimento leggermente superiore alla sufficienza anche senza studiare.
Uno di quelli che, quando esce di casa, porta il pettine nella tasca posteriore destra dei pantaloni ed il coltello nell’anteriore.
Un tipo che, per non farsi beccare dai genitori con l’odore delle sigarette, sciacquava la bocca con la benzina della moto.
Ecco appunto, un tizio con la moto.
La moto.
La moto ha un motore.
Il motore consuma carburante.
Il carburante costa.
Ora immaginate che il tizio con la moto, sia figlio della signora di cui sopra.
Si, mi rendo conto che la cosa strida, ma è così.
Immaginate che la paghetta settimanale di 5000 lire, coprisse le necessità di carburante/sigarette per circa 36 ore.
E qui torna in ballo il boccione pieno di monete.
Due monete da 500 lire, erano un bell’aiuto e nessuno si sarebbe mai accorto della loro mancanza.
Nessuno, tranne sua madre.
Cazziatone.
A 15 anni, il cazziatone non ti ferma.
A 15 anni però non ti rendi conto che hai una madre come una volpe, che ha ricoperto il boccione con della pellicola domopak.
Moltissimi strati.
Una sola piccola fessura per inserire le monetine.
Ma come i topi col formaggio, il quindicenne con le monetine.
Piccolo magnete, spezzone di filo di nylon e pinzettine da peli.
Benzina e sigarette: obiettivo raggiunto.
La madre attonita.
Certa del furto.
Incapace di capire le modalità.
Oggi vi confesso questa mia colpa.
Che resti tra noi.
Fracatz
Il Vetraio
kiro
Il Vetraio